Durante una crisi è essenziale tenere i nervi saldi. I leader devono prima lavorare per superare la propria paura da soli e poi tentare di gestire la paura della propria squadra. Come? Generando una narrativa positiva per aiutarsi a superare la propria stessa paura, chi non è in grado di farlo, deve farsi da parte durante i momenti di crisi, sarà solo un intralcio. Valutare le criticità va bene, ma occorre capire come superare il problema, per non restarci impantanati all’interno. La leadership deve essere produttiva nei momenti critici.
La storia di un’azienda fa parte del suo core business, va sfruttata come leva per vincere la paura anche e soprattutto in questo momento. Un leader lo sa! Molte imprese hanno storie eccezionali alle spalle.
Per vincere la paura, un leader deve creare una storia avvincente e felice. Quella narrazione deve costruire un ponte per l’organizzazione dalla storia spaventosa a un luogo più felice. Se è completamente indipendente dalla storia spaventosa, non sarà credibile e avvincente, per questo è importante aggrapparsi alla propria storia, ai successi passati dell’azienda. Se in passato si è fatto tanto si può rifarlo, essere all’altezza del proprio marchio, della propria storia.
La narrazione positiva va ripetuta e ripetuta all’infinito. Non possiamo pretendere di avere effetti immediati. Di fronte a una storia spaventosa, che ci coinvolge, ci vuole un po’ di tempo perché la narrazione positiva faccia presa e sostituisca veramente la storia spaventosa come narrativa dominante. La sostituzione non avviene con un racconto. Per questo motivo, è fondamentale continuare a rafforzare la storia felice finché essa, non quella spaventosa che l’ha preceduta, diventa una seconda natura. Per i leader, questo significa raccontare la storia felice fino a quando non sono assolutamente stufi di sentirsi parlare. Solo allora è probabile che sia la storia principale della loro organizzazione.
Né il mondo né alcuna organizzazione al suo interno possono essere completamente spogliati della paura. È un aspetto naturale della vita sul pianeta. Una parte è motivazionale. Ma quando diventa dominante è controproducente, persino debilitante. Un compito chiave dei leader è riconoscere come e quando la paura è salita a un livello abbastanza intenso in se stessi e nei loro team per agire, prima gestendo la propria paura e poi gestendo le paure dei loro team.
Chiara Porta
Direttore Responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica, grafica ed eventi Eo Ipso (www.eoipso.it)