Nella vita come nel business l’indifferenza è un killer silenzioso e, per questo, spesso nascosto. Nel migliore dei casi, i problemi di indifferenza dei clienti nei vostri confronti risiedono nel nostro modo di comunicare, nella messaggistica che offrite, anche solo nel vostro modo di presentarsi sul web. Quando l’indifferenza del cliente non viene rilevata, finiamo per sprecare un sacco di tempo e denaro per lucidare e promuovere un prodotto che nessuno sta per acquistare perché nessuno pensa di averne bisogno. Facciamo un esame di coscienza, vediamo cosa gli altri dicono o non dicono di noi. Come? Un primo passo è guardare cosa si dice o non si dice di noi sui social. L’indifferenza può essere un problema difficile da risolvere e ancora più difficile da rilevare, perché viene spesso scambiato per qualcos’altro.
Occorre concentrarsi su cosa fate, quale prodotto vendete, su cosa volete puntare. Fatto questo primo passo trasformate il vostro prodotto o il servizio che offrite in una notizia. Tutti, nessuno escluso, nella vista come nel business, hanno qualcosa che li rende unici. Sfruttiamolo. Il primo passo verso il successo è vincere l’indifferenza. La cosa da sola non è una garanzia di successo, ma ci offre la possibilità di giocarci la nostra chance.
Dobbiamo preoccuparci se non c’è slancio, anche se dopo il lancio del nostro prodotto in tanti ne hanno parlato, poi la discussione si è spenta. L’analisi del web, serve a darci consapevolezza del problema. Non abbastanza persone conoscono il vostro prodotto. Un megafono più grande (Più marketing, più sforzi di vendita, più spese), senza un’analisi interna da solo può non bastare. Una prima azione a basso costo, ma efficace è ascoltare i nostri dipendenti, tutti, e contemporaneamente i nostri clienti. Poi, se il business può ancora funzionare, redifiniamo il nostro modo di comunicare, e facciamo un’analisi più completa anche sui canali di vendita, i competitor… soprattutto non restate in silenzio.
Chiara Porta
Direttore Responsabile dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso (www.eoipso.it)