Mai come ai tempi del Coronavirus la comunicazione è stata essenziale. In molti hanno dovuto gestire imprevisti e hanno dovuto affrontare questioni complesse, che hanno richiesto anche un grande tatto.
Sono due le situazioni opposte che si sono verificate più spesso. Da una parte ci sono le aziende che hanno continuato a lavorare, dall’altra quelle che si sono fermate.
- Chi non si è fermato, ha dovuto rassicurare dipendenti e clienti sui protocolli di sicurezza usati. Continuando a lavorare e a fare utili, si sono spesso impegnati a sostenere anche le loro comunità, comunicandolo hanno aiutato anche la reputazione del loro brand.
- Chi ha dovuto chiudere non è sparito dai giornali. Ha spiegato ai clienti cosa stava facendo al momento e come voleva ripartire. Ha comunicato le azioni messe in atto per sostenere il reddito dei propri collaboratori, tenendo alta la reputazione del brand.
Il nostro compito, come giornalisti che si occupano di uffici stampa è stato è aggiungere valore, rigore, pensiero creativo e trovare soluzioni per i problemi dei nostri clienti. Siamo stati fortunati, perché il settore degli uffici stampa ha resistito e i nostri giornalisti hanno potuto continuare a lavorare.
Chiara Porta, direttore responsabile dell’agenzia di comunicazione, eventi e grafica Eo Ipso (www.eoipso.it)