La pandemia ha cambiato tutto. I rischi sul lavoro ora vengono classificati in base alla vicinanza alle altre persone, quante se ne vedono, quanto spesso, quante di queste sono persone nuove? Come si svolge l’interazione con gli altri?
Medici, infermieri, dentisti, osteopati, host, chiropratici, fisioterapisti sono tutte professioni che richiedono una vicinanza stretta. Sono loro e quelli che hanno il livello di rischio maggiore, sono vicini a delle persone fragili, malate, deboli. Si occupano della cura delle persone
Dopo di loro troviamo le persone che hanno interazioni con gli altri in spazi chiusi, cassieri, operatori dei negozi, commessi, tutti coloro che operano nel mondo dei viaggi e dell’intrattenimento.
Meno a rischio sono gli impiegati, anche quelli che lavorano negli ospedali.
Chi lavora all’aperto è meno a rischio di tutti, nei cantieri, nelle fattorie, nei giardini, nei terreni residenziali e commerciali e altri spazi esterni.
Il mondo sta cambiando e si calcola che un buon 25% di chi è stato costretto a lavorare da casa continuerà a farlo, aumenteranno anche le riunioni a distanza e diminuiranno, anche se in maniera minore, i viaggi di affari.
Chiara Porta
Direttore Responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica, grafica ed eventi Eo Ipso (www.eoipso.it)