Senza questo settore il G20 non avrebbe mai potuto essere realizzato. E’ ora di tornare alla normalità, come è accaduto per tutti gli altri comparti. Il comparto è in continua sofferenza e la politica sembra essersi dimenticata proprio di questo settore.
Facciamo nostro l’appello di #Italialive, che chiede ai ministeri competenti un intervento sul tema distanziamento e capienza per avere risposte concrete.
“L’industria dei congressi e degli eventi è dal 13 ottobre in attesa di un’ordinanza che le permetta di lavorare a pieno regime dopo un fermo durato oltre un anno. Il ritardo del Ministro nell’emettere l’ordinanza sta compromettendo l’anno congressuale.
Organizzare un congresso o un evento con il distanziamento di un metro fa chiaramente aumentare i costi di affitto degli spazi e, quindi, frena la volontà e bisogno di aziende e associazioni di organizzare eventi e congressi proprio nel momento della ripartenza del turismo e Made in Italy.”
“Nonostante la event industry sia una leva fondamentale per fare ripartire l’economia, come dimostrato dal sistema fieristico, dagli eventi aziendali, dagli incentive, dai grandi eventi sportivi e, in ultimo ma non meno importanti, dai grandi summit politici ed economici internazionali, rimaniamo davvero stupiti per la scarsa considerazione che proprio il mondo politico dedica al nostro settore. – ribadisce con forza Salvatore Sagone, presidente del Club degli eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di #Italialive – In questa fase così importante per il paese non intendiamo rischiare, ancora una volta, di essere il fanalino di coda della ripresa in atto e vanificare gli sforzi e i sacrifici fini qui fatti”.
Chiara Porta
Direttore Responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica, grafica ed eventi Eo Ipso (www.eoipso.it)