Sembra un paradiso lontano dove la privacy esiste anche sui social, ma comincia a diventare reale. Le ultime mosse di Apple hanno messo uno stop all’uso indiscriminato e senza regole che finora è stato fatto dai social media.
Il web e i social sono cambiati molto, moltissimo, in pochissimi anni. E’ passato da una comunicazione a senso unico, le aziende e i giornali, le persone pubblicano e gli altri leggono, alla possibilità di interagire. Ma in questo processo si è persa la privacy. I nostri dati e le nostre preferenze vengono tracciati. Ma le cose stanno cambiando. Se aveste un pulsante rosso che impedisce alle aziende di rubare i vostri dati personali, lo premereste? Questa è esattamente la domanda che Apple ha posto ai suoi utenti e le analisi mostrano che circa il 96% degli utenti ha premuto il pulsante rosso e ha distrutto il marketing come lo conosciamo.
Questo è il motivo fondamentale per cui oggi più che mai è importante avere i dati dei propri clienti e ammiratori. Non si possiedono i propri follwer. È un numero che gli intermediari usano per calcolare la tua influenza digitale. Niente di più.
Devi possedere i dati dei tuoi clienti. Ma cosa intendiamo per dati? Certo non si tratta solo una semplice lista di email dei primi anni 2000. Si parte da qui, ma nono basta. Dovete conoscere il più possibile dei vostri clienti, dovete profilarli. Ma come? Non certo agendo come hanno fino ad ora i social. Siate trasparenti e chiedete. Costruite relazioni. Fornite tanto valore aggiunto da fare in modo che siano loro stessi a volervi lasciare i propri dati.
E se non arrivano? Chiedili di nuovo!
Le persone sono intelligenti e premiano chi vuole davvero intrattenere delle relazioni con loro, chi si dimostra interessato, chi non li stressa con inutili campagne pubblicitarie uguali per tutti. Alla fine, il valore prevarrà e con esso anche le aziende che ne hanno fatto tesoro.
Chiara Porta
Direttore Responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica, grafica ed eventi Eo Ipso (www.eoipso.it)