Il giornalismo è uno dei trend e delle competenze in più rapida evoluzione nello storytelling . Non solo consente agli editori di offrire contenuti direttamente al loro pubblico in viaggio, ma offre anche ai giornalisti l’opportunità di creare per le aziende per cui lavorano storie più personali e interattive.
I giornalisti non sono scribi, come si pensava un tempo: raccolgono e sintetizzano fatti, scelgono virgolette, decidono quale contesto è più rilevante e spiegano una storia per creare significato. Il giornalismo si è evoluto al di là di un concetto molto ristretto di “oggettività” per includere nozioni di equità e inclusività, ed è capace di infondere punti di vista diversi alle storie che racconta. Le rivoluzioni della tecnologia e delle redazioni negli ultimi 30 anni hanno cambiato il campo. Molte redazioni hanno contratto, mettendo fuori dagli affari giornalisti investigativi; e le reti di notizie producono documentari investigativi solo sporadicamente. Nel frattempo, l’accesso alla tecnologia del cinema ha “democratizzato” la forma documentaria. In tanti si cimentano nella creazione di video, ma anche in questo caso, come sempre, la professionalità paga. La professionalità dei giornalisti può essere messa anche a servizio delle aziende. La cosa può essere molto utile per chi si occupa di marketing.
Alcune storie aziendali richiedono semplicemente diverse forme narrative, la pubblicità tradizionale non basta più per colpire il pubblico, sia sui media tradizionali, che sui social.Per la maggior parte degli uomini e delle donne di marketing, la tecnica cinematografica diventa un altro modo per trasmettere informazioni. Lo storytelling è sicuramente un modo di attirare l’attenzione, non solo in modo sporadico, crea continuità. Sa coinvolgere, si vuole vedere cosa succederà domani, nella puntata successiva. Il punto di vista e la professionalità di un giornalista da sempre sanno creare coinvolgimento nel grande pubblico e anche in questo caso possono dare una marcia in più.
Chiara Porta
direttore responsabile Eo Ipso (www.eoipso.it)