E’ dalle piccole grandi testate locali che si sta riorganizzando il giornalismo. E arriva alla gente, seguito da tante, tantissime persone.
I grandi palinsesti, le testate da milioni di copie vendute, sono importanti, ma la vera rivoluzione sta arrivando dal basso, dalle testate locali. E’ qui che si sta reinventando il giornalismo. Se possiamo paragonare il giornalismo alle iterazioni umane, il rispetto, l’interesse genuino e l’attenzione equivalgono a cibo, aria e acqua per la sopravvivenza. I giornalisti locali sono i più vicini alle persone, per il loro lavoro devono avere una rete estesa di conoscenze, non solo con politici ed imprenditori locali, ma anche con persone comuni, hanno acquisito nel tempo credibilità con il loro lavoro. Sono coloro a cui ci si rivolge quando si ha un problema che non si riesce a risolvere. I giornalisti locali ascoltano sul serio, non per fare promesse elettorali, che non sempre vengono poi concretizzate. Il loro obbiettivo, certo, è scrivere un articolo, ma anche riportare quello che succede all’attenzione del pubblico. Raccolgono e compilano, contestualizzano, analizzano e quindi traducono ciò che hanno raccolto. E soprattutto hanno a cuore il loro lavoro, per questo continuano a seguire gli sviluppi di una storia che hanno seguito. Così nasce la loro credibilità: sono la faccia conosciuta più vicina, a cui ci si può rivolgere e che si segue per sapere cosa succede sul territorio.
Dal punto di vista degli uffici stampa, vi posso dire di non sottovalutare le testate locali. E’ successo anche a noi, come agenzia, che Il Sole 24 ore ci citasse per la gestione della comunicazione di crisi di un nostro cliente, ma gli amici ci hanno chiamato per complimentarsi solo quando la notizia è uscita sulle testate locali.
Vi racconto questo per farvi capire come i giornali locali creino reputazione non solo nella vostra cerchia di amici, ma anche con gli imprenditori del territorio, con cui è possibile fare rete e costruire business.
Dal punto di vista sociale e politico, anche i gruppi di giornalismo locale più impegnati ed entusiasti non hanno una cosa: la massa critica per invocare chi è al potere. Ma in questi anni, i giornali locali, anche in Italia, si sono associati e si stanno organizzando per fare massa critica. Il prossimo passo è passare dall’organizzazione nazionale a quella europea. Anche se le notizie locali spesso sfuggono alla menzione nel contesto del nostro discorso civico e politico nazionale, sono importanti, sono la base della nostra democrazia. Gran parte di ciò che accade nelle nostre città si ripercuote poi verso l’alto, plasmando il dialogo più ampio.
Io sono fiduciosa, essendo partita, come tanti, dalla gavetta da giornalista nei giornali locali e sono poi passata a quelli più grandi, ma ho imparato ad avere rispetto per chi fa questo lavoro, a prescindere, indipendentemente dalla testata in cui scrive. Tutti i giornali sono importanti.
Chiara Porta
Direttore Responsabile Eo Ipso (www.eoipso.it)